Per più di duemila anni, gli occidentali, hanno ciecamente coltivato l’idea della separazione tra mente e corpo, adeguando il proprio stile di vita a questa visione così fuorviante e dannosa.
Ancora oggi prevale un’attenzione eccessiva al corpo fisico, come se questo fosse l’unica via verso il benessere. Tuttavia, la cultura orientale, ci indica un’altra via possibile, risvegliando un più profondo desiderio di consapevolezza, intesa come un desiderio di conoscenza personale.
Un approccio integrato in cui non esiste nessuna separazione è ovviamente la chiave per comprendere appieno la complessità dell’essere umano. Diventa fondamentale per ognuno di noi porsi domande, che possano rendere più armonica la vita in genere.
- Chi sono realmente quando mi libero della mia immagine sociale?
- Cosa mi rende stabile e sereno?
- Perché non lascio andare persone e situazioni che non mi aiutano a progredire come essere umano?
- Come posso migliorare la mia vita e quella degli altri intorno a me?
- Cosa posso fare per accrescere la mia energia vitale e donare agli altri comprensione e amorevolezza?
- Quali sono le paure che non riesco ad affrontare?
- Come posso entrare in contatto con le mie emozioni più vere?
Cerca le domande più importanti per te!
In questo percorso una via privilegiata è senz’altro quella della pratica Yoga, che non consiste in una serie di posizioni acrobatiche, destinate a persone particolarmente dotate. Non ci sono limiti per avvicinarsi a questa meravigliosa disciplina.
Tutti possono iniziare un percorso personale per connettersi al respiro (pranayama), per imparare a sentire il proprio corpo (asana), per portare stabilità, chiarezza alla mente (meditazione) e riconoscere che un miglioramento si può avere, partendo da qualsiasi limitazione fisica, funzionale o dovuta all’avanzare dell’età.
Il consiglio è di rivolgersi ad insegnanti competenti per le diverse esigenze personali.
Esistono varie specializzazioni e stili: Hatha Yoga, Ashtanga Yoga, Vinyasa Yoga, Iyengar Yoga, Kundalini Yoga, Ananda Yoga, Yoga Nigra, Raja Yoga, Yoga Gravidanza, Yoga Terza Età, Yoga Sedia a rotelle, Yoga Posturale, Yoga Bambini, Acroyoga, Yin Yoga, solo per citarne alcune.
C’è una vasta scelta di stili e ciascuno di essi si può adattare alle attitudini e alle esigenze di chi volesse avvicinarsi allo Yoga, senza incorrere in difficoltà insormontabili.
Tenendo conto della personalizzazione, si può rendere la pratica Yoga accessibile a tutti, usando supporti come cinghie, mattoncini, cuscini, sedie e altro. Gli insegnanti preparati possono suggerire varianti delle asana (posizioni) o asana del tutto diverse, sempre in linea con il lavoro svolto nella classe. Inoltre si può scegliere un percorso strettamente personale o preparatorio ad un eventuale inserimento nelle lezioni collettive.
Condividere l’esperienza dello yoga, può essere molto motivante e gratificante, si crea una connessione con gli altri che innalza tutta l’energia del gruppo. Possono nascere nuove amicizie, ci si sostiene a vicenda e si aumentano i benefici della pratica.
La scelta dell’insegnante è una questione molto personale, oltre a cercare la competenza, bisogna seguire il proprio istinto.
Nelle lezioni di Yoga l’insegnante porta sé stesso e il proprio modo di vivere, che si spera non sia lontano dalle basi di questa disciplina millenaria.
Starà poi ad ognuno trovare l’insegnante che più potrà essergli utile, in quel particolare momento della vita.
È giusto anche cambiare insegnanti e scuole, quando sentiamo il bisogno di sperimentare altro, salutiamo e ringraziamo l’insegnante che ci ha accompagnato in un percorso e proviamo altro, poi, magari, potremmo sentire la necessità di tornare oppure no.
Ascoltiamoci sempre!
Chi vive nello Yoga sa che è giusto così.
Questa disciplina non è incentrata sull’ottenere qualcosa, è piuttosto un interminabile processo di trasformazione e di scoperta di sé.
Chi si deve confrontare con limitazioni e difficoltà invalidanti può avvicinarsi allo Yoga proprio per intervenire attivamente in un miglioramento generale, sviluppando una nuova consapevolezza dello stato del proprio corpo e della propria mente. Già il solo atto di respirare correttamente comporta delle interazioni fisiologiche con tutti gli apparati del corpo umano, in particolare, con il sistema nervoso, con i naturali benefici che ne conseguono.
Non è necessario sottoporre il corpo a posture che non siano stabili e comode, per intraprendere questo percorso di ricerca e di evoluzione, altrimenti non siamo più nello Yoga.
Auguro a tutti di avere il desiderio di intraprendere questo viaggio verso sé stessi!